La Regione Marche ha presentato alle associazioni di categoria la Proposta di Piano regionale di controllo del cinghiale.
Si tratta di una proposta di Piano quinquennale per la gestione del cinghiale che parte da una ricognizione dei dati degli ultimi cinque anni sulla base di quelli forniti dai diversi Ambiti provinciali di Caccia e che la Regione Marche si appresta ad approvare per la prima volta su base regionale come strumento di pianificazione.
Esigenza fondamentale, al fine di contenere il problema ed agire efficacemente in modo omogeneo su tutto il territorio per la riduzione dei danni provocati dai cinghiali alle produzioni agro-forestali, è l’accelerazione dei tempi dell’iter amministrativo.
Gli obiettivi prioritari sono il contenimento dei danni causati dal cinghiale alle produzioni agro-forestali; la gestione omogenea dell’attività di controllo su tutto il territorio regionale, ad esclusione delle aree protette; la verifica dei risultati ottenuti attraverso il monitoraggio costante degli interventi programmati.
Il Piano prevede non solo le attività di abbattimento dei cinghiali ma anche le misure di prevenzione del danno utilizzando vari strumenti di cattura e di dissuasione all’accesso nei fondi agricoli.
Il Piano interessa un territorio soggetto a pianificazione faunistica, che misura 833.402 ettari con l’esclusione delle aree protette. il numero di capi abbattuti è in aumento, passando dai 9.376 del 2012/13 agli 11.019 del 2016/17.
In cinque anni ci sono state complessivamente 5.504 richieste di risarcimento e risarciti danni per 3 milioni e 198 mila euro. Le colture più danneggiate sono quelle dei cereali e del girasole.