Il grano duro è la coltura prevalente nelle Marche, terza regione in Italia per ettari coltivati a tale cereale che tra l’altro ha anche un grande ruolo paesaggistico, contribuendo così sia all’economia agricola che alla bellezza del territorio.
Proprio per fare il punto su questa coltura a livello regionale è stato organizzato il convegno “L’importanza del grano duro per le Marche” che si terrà lunedì prossimo a Loreto, con inizio alle ore 10, presso la Sala Pasquale Macchi in Piazza della Madonna. Organizzato dalla Federazione Nazionale delle Rivendite Agrarie, Compag, struttura verticale di Confcommercio e associata al Coceral, che rappresenta i commercianti di mezzi tecnici e gli stoccatori di cereali e proteaginose, vede come partner Confagricoltura, l’associazione agricola a cui aderiscono le maggiori aziende agricole regionali.

L’evento sarà aperto dal vice direttore di Compag Edoardo Musarò a cui seguiranno gli interventi di Gianluca Tabanelli di Basf sui modelli previsionali e la concia di qualità per un approccio sostenibile alla cerealicoltura e di Stefano Cherubin di Newpharm sui nuovi approcci di stoccaggio per i cerali sia in biologico che in convenzionale.

Dopodiché, il presidente di Ismea Angelo Frascarelli farà il punto sugli aspetti economici della filiera del grano duro eCarlotta De Pasquale di Areté illustrerà le prospettive di mercato per la campagna 2023-2024.

Seguiranno poi due tavole rotonde dove interverranno Mauro Acciarri (vice presidente, Compag), Alessandro Alessandrini (presidente del Consorzio Agrario di Ancona, vale a dire il maggiore centro di ammasso del grano duro marchigiano), Patrizia Marcellini (direttrice della cooperativa Gaia), Enzo Polverigiani (responsabile acquisti Italia centrale della Barilla) e Filippo Schiavone (membro della Giunta esecutiva di Confagricoltura).

I lavori, a fine mattinata, saranno conclusi dagli interventi dell’assessore regionale all’Agricoltura delle Marche Andrea Maria Antonini e dell’on.e Mirco Carloni, ex assessore regionale e ora presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Programma e iscrizione cliccando qui