Ha preso il via la campagna di raccolta del grano duro ed i primissimi dati confermano le buone aspettative della vigilia: laddove le mietitrebbie sono entrate in azione si sono generalmente raggiunti i 50 quintali ad ettaro, con punte di 60. Il fatto che il grano sia maturato in fretta, fenomeno questo che poteva generare un certo timore tra gli operatori, alla prove dei fatti non sta comportando problematiche in ordine sia alla quantità che alla qualità del prodotto.

Peso specifico e tenore proteico risultano al momento su valori decisamente positivi. Confagricoltura Marche, i cui associati detengono la maggior parte dei 90 mila ettari che nella regione sono destinati a grano duro, prevede che il bel tempo previsto nei prossimi giorni agevolerà sicuramente il lavoro dei contoterzisti. Secondo le previsioni, tra costa e collina la campagna si dovrebbe concludere già a fine mese. Più indietro, naturalmente, l’entroterra, in particolare le zone di Fabriano, Sassoferrato e Cerreto in provincia di Ancona e Matelica, Camerino e Tolentino nella provincia di Macerata.

Come detto, siamo ancora all’inizio della campagna. Nei prossimi giorni si sarà in grado di capire se questi valori iniziali saranno confermati, come tutto lascia pensare, o meno. Di certo, non sfugge che le Marche rappresenteranno comunque un’isola felice per una produzione nazionale che sconta la forte siccità al sud e le piogge costanti al nord che, in entrambi i casi, ridimensioneranno e non di poco quantità e qualità del raccolto.

Pronti a raccogliere il grano duro sono i centri di ammasso del Consorzio Agrario di Ancona, principale punto di stoccaggio di questo cereale.