Il Consorzio Agrario di Ancona comunica che la Regione Marche autorizzerà nel 2021 175 ettari di impianti viticoli.
Recependo quanto condiviso al Tavolo della filiera vitivinicola, i criteri per autorizzare gli impianti saranno sostanzialmente tre: i terreni che riguardano le superfici svantaggiate con problemi di pietrosità del suolo (per lo più coincidenti con le zone terremotare), i terreni confiscati alle organizzazioni criminali e le superfici che contribuiscono alla conservazione dell’ambiente.
La normativa europea prevede che l’incremento dei vigneti sia regolato attraverso il rilascio annuale di nuove autorizzazioni all’impianto, nella misura massima dell’1 per cento della superficie vitata nazionale.
L’Italia ha a disposizione 6.760 ettari, comprensivi dei 175 disponibili nelle Marche. I criteri individuati, tra quelli stabiliti a livello ministeriale, esaltano la vocazione biologica delle Marche, la sensibilità sociale della comunità, la volontà di rilancio delle aree terremotate (contraddistinte da suoli con problemi di tessitura e pietrosità).
La Giunta regionale ha anche stabilito il limite massimo di 10 ettari concedibili per la domanda e una superficie minima garantita di 5 mila metri quadrati se le richieste eccedessero la disponibilità accertata”.
Al riguardo tutte le filiali del Consorzio Agrario di Ancona, leader regionale nella fornitura di attrezzature e servizi per la vitivinicoltura, saranno pronte a sostenere gli imprenditori agricoli che risulteranno assegnatari degli impianti mettendo a disposizione la professionalità dei propri tecnici e l’esperienza maturata in oltre un secolo di attività al fianco dell’agricoltura marchigiana.