Malgrado alluvioni e grandinate da una parte e siccità ed ondate di calore dall’altra abbiano avuto devastanti effetti su molte parti d’Italia, il mondo agricolo non ha risposto con una corsa ad acquistare polizze, pur in presenza di un aumento di valori e premi.
Lo rileva l’Ismea nel “Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura” 2024 che per l’insieme delle polizze agevolate, finanziate con contributi Ue e nazionali, stima un valore assicurato nel 2023 di 10,3 miliardi di euro, in crescita del 2,2% su base annua. A trainare il mercato è il comparto delle colture vegetali che, con 7,5 miliardi di Produzione lorda vendibile assicurata, è in crescita del +4,1% sul 2022. Esso compensa le variazioni al ribasso registrate nei valori espressi dalla zootecnia (-1,5%) e dalle polizze sulle strutture aziendali (-3,6%). Il panorama che emerge appare poi diviso tra grandi realtà, che decidono di assicurarsi, ed i piccoli che fanno invece scelte opposte. Senza dimenticare che la tipologia di coltura, e la collocazione geografica di un’azienda, sono fattori che incidono sulle decisioni da prendere.
Relativamente alle Marche, la superficie agricola assicurata è pari a 31.300 ettari, il 6,9% della SAU che è di 455.099 ettari. Apparentemente una inezia, ma siamo la settima regione in Italia per superficie assicurata, dietro quelle del nord che viaggiano su percentuali largamente in doppia cifra (la Lombardia con il 34,4%, poi Emilia Romagna con il 25.5%, il Veneto con il 25%, il Friuli Venezia Giulia con il 22,1%, il Piemonte con il 20,7% e il Trentino con il 9,6%).
Nel dettaglio, nelle Marche, uva da vino e grano duro rappresentano le produzioni che vedono più aziende agricole assicurarsi, rispettivamente in numero di 544 e 421, per un valore in entrambi i casi intorno ai 25 milioni di euro. Sono 193 le aziende che si sono assicurate per il girasole per poco meno di 7 milioni di euro di valore, 102 per il frumento tenero (2,3 milioni il valore assicurato) e 87 per i piselli (per 2,4 milioni).
Più ridotte le assicurazioni su colza (40 per 1 milione), frumento duro da seme (25 per 1,6 milioni), erba medica (15 per 1,1 milioni) e vivai (anche in questo caso 15 tra quelli con piante ornamentali in vaso e quelli con piante ornamentali in campo, per 18 milioni complessivi. Appena 10 le strutture aziendali assicurate e solo 4 quelle zootecniche.
Ecco, nel dettaglio, il report su scala nazionale:Rapporto_GdR_2024_Def-1