22 Set 2016

Rifiuti agricoli: nuove esclusioni

Con l’articolo 41, della Legge 28 luglio 2016, n. 154 “Collegato Agricolo” viene modificata la lettera f), comma 1 dell’articolo 185 del D.Lgs 152/2006, ampliando le sostanze e materiali vegetali non pericolose escluse dalla normativa sui rifiuti.

In particolare le novità riguardano:

  • l’allargamento dell’esclusione anche a paglia, sfalci e potature provenienti da aree verdi, quali giardini parchi e aree cimiteriali (riferimento alla lettera e), comma 2 dell’articolo 184);
  • la precisazione che tali materiali (paglia, gli sfalci e le potature) sono prodotti dalle attività agricole di cui all’articolo 2135 del c.c. (riferimento alla lettera a) del comma 3 dell’articolo 184);
  • l’allargamento delle condizioni di uso: oltre all’utilizzo in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia vi è la possibilità di destinarli alle normali pratiche agricole e zootecniche e che tale destinazione può avvenire al di fuori del luogo di produzione o con cessione  a terzi.

Pertanto viene escluso dal novero dei rifiuti i residui vegetali (in particolare le biomasse) derivanti dalla manutenzione di parchi e giardini (oggi rifiuti perché ricadenti nella definizione di “rifiuto organico” e “rifiuto urbano”).

08 Lug 2016

A Rocchetta il più grande centro di stoccaggio bio delle Marche

Sorgerà a Rocchetta di Fabriano il più grande deposito certificato biologico della regione per la raccolta di cereali e leguminose. Lo realizzerà il Consorzio Agrario della provincia di Ancona che – ultimato il periodo di conversione previsto dalla legge in tre anni – da questa raccolta può cominciare la fase di ammassamento.
Si tratta di un capannone di mille metri quadrati, in precedenza adibito a raccogliere il cereale convenzionale. Il Consorzio Agrario di Ancona, con l’obiettivo di dare un servizio agli agricoltori del territorio, ha deciso di riconvertilo permettendo loro di avere un punto di riferimento per l’ammasso. Beneficeranno della struttura, in larga parte le piccole aziende, quindi i piccoli volumi, che però sommati raggiungono livelli interessanti per le  industrie italiane di trasformazione che hanno necessità di acquistare da un unico centro quantitativi più consistenti, nell’ordine dei 15-20 mila quintali.

Per il Consorzio Agrario è una opportunità per entrare in maniera strutturata in un mercato, quello del biologico, con numeri sempre crescenti.

“Attraverso una gestione attenta, continuiamo ad investire nel territorio con una politica di ampliamento prestando attenzione alle opportunità che si presentano” sottolinea il direttore del Consorzio, Andrea Novelli, che aggiunge: “A Rocchetta si è creata l’occasione per imboccare con forza la strada del biologico nella fase di stoccaggio e l’abbiamo colta al volo. Del resto il nostro Consorzio è una realtà ben strutturata in tutta la provincia di Ancona dove raccoglie il 30% del grano duro e ha valori dominanti nel sorgo e nel girasole, oltre che nel grano tenero. Un patrimonio costituito da 500 soci, 6000 aziende agricole conferenti e 9000 clienti che ci hanno permesso di superare in fatturato i 70 milioni di euro, garantendoci autonomia, forza ed autorevolezza nel panorama agricolo regionale”.

27 Giu 2016

Sottoscritto accordo tra Assosementi ed ispettorato centrale repressione frodi

Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, ha sottoscritto lo scorso 24 Giugno un importante accordo di collaborazione con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) finalizzato ad un più efficace controllo delle attività illegali nel settore sementiero. A firmare l’accordo sono stati Giuseppe Carli, Presidente di Assosementi, e Oreste Gerini, Direttore Generale della Direzione della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari dell’ICQRF, nel corso di una giornata di studio organizzata a Bologna dalle due organizzazioni.

L’accordo con l’ICQRF ha l’obiettivo di rendere più efficace l’attività di controllo e contrasto alle illegalità che coinvolgono le sementi, attraverso la realizzazione di analisi di mercato, di un piano di controlli e campionamenti ed anche l’organizzazione di giornate di studio come quella odierna dedicate all’approfondimento delle problematiche del settore ed allo scambio di informazioni sulle situazioni che possono originare forme di illegalità nel settore. Al riguardo gli esempi sono numerosi e peculiari a seconda delle specie coinvolte. Sul versante delle specie agrarie, ad esempio, la vendita o lo scambio di granella non certificata uso seme, oltre a costituire violazione della normativa sementiera, favorisce la diffusione di patogeni ed infestanti, a detrimento del reddito dell’agricoltore e dell’identità e della qualità delle nostre produzioni.

Nel settore sementiero orticolo, invece, è crescente il diffondersi di pratiche illegali quali la riproduzione vegetativa a mezzo talea o stubs che mettono a rischio lo sviluppo delle attività di ricerca con gravi ripercussioni sullo sviluppo competitivo del nostro Paese.
“L’accordo sottoscritto oggi formalizza un percorso di collaborazione avviato da tempo con l’ICQRF”, ha commentato Carli che ha poi concluso evidenziando come “diventi ora strategico che a tali accordi venga assicurata continuità nel tempo per sfruttarne le potenzialità, in tutti i contesti e per tutte le specie, al fine di riaffermare con decisione una cultura della legalità, ponendo così le basi per ridare slancio alla competitività delle nostre filiere”.

 

Fonte: Assosementi

16 Giu 2016

Inaugurato il nuovo impianto di stoccaggio cereali del Consorzio Agrario Provinciale

Uno dei più grandi impianti di stoccaggio per cereali dell’intero territorio regionale è stato inaugurato, lo scorso 10 giugno, ad opera del Consorzio agrario provinciale di Ancona.

Sito in via Ancona 116, ha una capacità che si attesta sui 120 mila quintali. All’evento erano presenti il presidente del Consorzio, Alessandro Alessandrini, il direttore, Andrea Novelli, il vice presidente della Regione e assessore all’agricoltura, Anna Casini, il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, gli onorevoli Emanuele Lodolini e Piergiorgio Carrescia, il consigliere regionale Enzo Giancarli. Nutrita anche la rappresentanza di agricoltori, associazioni agricole, operatori del settore, rappresentanti di istituti di credito.

Realizzato agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, il centro di stoccaggio era rimasto inutilizzato per vari anni tanto che era stata ventilata l’ipotesi, per un decennio, di abbatterlo per trasformare le rilevante cubatura in capannoni di aree produttive a beneficio della vicina zona industriale.
Ora è tornato alla sua originaria destinazione agricola grazie al Consorzio Agrario di Ancona che, acquisita l’area, lo ha rimesso a nuovo con un investimento molto importante, superiore al milione di euro, investimento che ha permesso, però, di recuperare tutti gli 11 silos presenti.
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La struttura, adesso, è pienamente funzionale e a servizio dei mulini del territorio, andando a migliorare la logistica di un’area, quella della Vallesina, strategicamente posizionata al centro della provincia.
«E’ una giornata importante – ha esordito il presidente Alessandrini – perché ci consente di riaffermare la centralità del Consorzio Agrario, leader per l’ammasso di cereali e per forniture di mezzi tecnici agli agricoltori, nella provincia di Ancona, dove operiamo sin dal 1897. L’unico punto che, per scelta, non abbiamo voluto risistemare, è stato il piazzale, che lasceremo così com’è. I 200 mila euro di spesa, infatti, li destineremo per altre strategie più importanti».

Con una capienza nettamente superiore agli altri centri di stoccaggio, l’impianto va a completare la capacità di ammassamento del Consorzio agrario, che detiene il 30% della quota di grano duro della nostra provincia nella quale si registra la superficie più estesa di questo cereale (quasi 50 mila ettari) in una regione che per produzione di grano duro è dietro solo a Puglia e Sicilia.

«Questa struttura – ha poi spiegato Novelli – va a completamento dell’altra localizzata qui vicino per una capacità complessiva di ammasso che va a 200 mila quintali. Manteniamo una gestione prudente, comunque, forti della nostra storia e convinti delle potenzialità delle nostre strutture per rispondere al meglio alle esigenze degli operatori agricoli, in un contesto certamente non facile ma dove vogliamo continuare a recitare fino in fondo la nostra parte per contribuire ad assicurare piena competitività all’agricoltura marchigiana».agri7

Portavoce della quale si è fatta l’assessore regionale Anna Casini che ha esordito complimentandosi per «la scelta di non aver risistemato il piazzale. Meno bello ma più funzionale, senza consumo di suolo e seguendo una strategia che si adegua al contesto. Vi auguro che i vostri silos lavorino sempre, noi per parte nostra, dopo l’approvazione, lo scorso settembre, del Psr – il Programma di sviluppo rurale – abbiamo già approvato ed emanato 27 bandi, siamo stati veloci ed entro ottobre riproporremo quello relativo ai giovani dopo le vicissitudini che ci sono state».
Ma il problema maggiore sono i pagamenti, certi e in breve periodo.

«Per l’Agea, l’agenzia che se ne occupa, stiamo valutando – ha specificato l’assessore – la possibilità di lasciare per rivolgerci a un altro organismo che è quello dell’assessorato della Regione Toscana».
«Un vanto per la città di Jesi – ha subito detto il sindaco Bacci – perché abbiamo bisogno di buoni esempi e questo lo è per due ottime ragioni: iniziative che vanno verso investimenti e il mettere in evidenza persone capaci. Questo è l’unico Consorzio con sede in una città non capoluogo di provincia e il fatto la dice lunga sulle capacità dei miei concittadini. Provo grandissima soddisfazione per coloro che tengono alto il nome del territorio».

Il Consorzio Agrario della provincia di Ancona è una delle realtà più solide e consistenti nel panorama del settore primario della nostra regione. Forte di 500 soci, 9 mila clienti attivi, 6 mila aziende agricole conferenti cereali, 56 dipendenti e 24 agenti qualificati, ha 34 sedi di proprietà ubicate in 3 province, un fatturato che supera i 73 milioni di euro, in continua crescita e con interessanti prospettive.Oltre alla leadership nel grano duro, ha valori dominanti anche nel sorgo e nel girasole, oltre che nel grano tenero. La commercializzazione complessiva dei cereali ha generato lo scorso anno un ammassamento di oltre 800 mila quintali per un controvalore di 25,8 milioni di euro.
Ad incidere positivamente sull’attività del Consorzio sono anche le vendite di macchine agricole che, attraverso i marchi New Holland, Case e Goldoni, garantiscono una quota di mercato delle trattrici nelle province di Ancona e Macerata, prossima al 35% con punte del 40% nelle macchine da raccolta. Con i ricambi e l’usato il settore ha generato, lo scorso anno, 13,3 milioni di euro (più 18,9%). Stabile la distribuzione dei carburanti, 11,3 milioni, pur in presenza di un calo dei prezzi del petrolio, mentre ha registrato una crescita del 9% la vendita di sementi per oltre 5 milioni, così come quella degli agrofarmaci, 6,1 milioni, più 4,8%.

 

Credits: qdmnotizie.it, p.n., foto Crico

24 Mag 2016

Convegno: nuovo bando per l’agriturismo PSR 2014-2020

AGRITURIST MARCHE invita tutti gli interessati al convegno che si svolgerà Martedì 16 febbraio alle ore 15,30 presso il Consorzio Agrario di Ancona – Viale Trieste, 24 JESI – 1°piano.

Relatore: Dr. L. Lopez, Responsabile Agriturismo della Regione Marche. La riunione costituisce una occasione per i partecipanti di intervenire ponendo quesiti anche relativi alla propria realtà aziendale, una volta presentati i contenuti del bando pubblicato con DDS 42 del 21/01/2016 e con scadenza 29 aprile 2016

01 Ott 2015

Pergamena di ringraziamento Cap Ancona

Il 25 e il 26 Settembre siamo stati ad Expo con 100 clienti che hanno acquistato una nuova trattrice, mietitrebbia o una macchina per la raccolta dei foraggi e paglia targata NEW HOLLAND o CASE IH.

Per tutti i partecipanti abbiamo preparato oltre al soggiorno una pergamena di ringraziamento.

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