Potenziare le filiere, partendo proprio da quella suinicola. È questo quanto intende fare l’AMAP – Agenzia Marche Agricoltura e Pesca, in virtù del protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Marche lo scorso luglio. Proprio in ottemperanza di tale impegno, si è tenuto nella giornata di venerdì il primo incontro fra i tecnici dell’Agenzia ed il mondo della suinicoltura regionale.
Nei saluti introduttivi il presidente dell’AMAP Marco Rotoni ha ricordato l’importanza della collaborazione fra le parti in campo, assicurando la piena collaborazione da parte dei tecnici dell’Agenzia e sottolineando come l’intera struttura sia a completa disposizione degli operatori di settore proprio nell’ottica del raggiungimento degli obbiettivi comuni.
Molti gli allevatori ed i rappresentanti del mondo suinicolo presenti (trasformatori, organizzazioni di categoria, etc). Fra gli intervenuti il segretario del Consorzio del Ciauscolo IGP Benedetto Ranieri che ha sottolineato come il continuo apprezzamento che tale prodotto continua ad avere sul piano nazionale deve purtroppo fare i conti con una strutturale carenza di materia prima locale, causata dalla diminuzione degli allevamenti marchigiani negli ultimi decenni.
Fino agli anni ’50, ad esempio, il mercato di Macerata era fra i primi di riferimento a livello nazionale, mentre oggi la consistenza dei capi rimasti a livello regionale è notevolmente ridimensionata. A tal proposito Daniele Caimmi, consigliere dell’Unione Sunicoltori Marchigiana, ha ricordato come l’attuale contesto di mercato imponga agli allevatori di cooperare fra loro, aggregandosi e superando certi individualismi e diffidenze che contraddistinguono spesso il mondo agricolo. In ciò un supporto concreto può trovarsi proprio nell’Organizzazione di Produttori appena costituita proprio con l’obiettivo di coordinare un attività spesso molto frammentata.
Il direttore regionale di Confagricoltura Alessandro Alessandrini ha, infine, ricordato come alla sostenibilità ambientale (alla quale l’opinione pubblica è sempre molto sensibile) sia importante affiancare anche quella economicaper garantire reddito agli allevatori. A tal proposito sarebbe necessario anche intervenire sugli enti locali per evitare che ogni nuova apertura, od allargamento, di un allevamento di maiali diventi una questione di discussione politica, con dibattiti infiniti, comitati locali ed ostacoli a non finire.