Sorgerà a Rocchetta di Fabriano il più grande deposito certificato biologico della regione per la raccolta di cereali e leguminose. Lo realizzerà il Consorzio Agrario della provincia di Ancona che – ultimato il periodo di conversione previsto dalla legge in tre anni – da questa raccolta può cominciare la fase di ammassamento.
Si tratta di un capannone di mille metri quadrati, in precedenza adibito a raccogliere il cereale convenzionale. Il Consorzio Agrario di Ancona, con l’obiettivo di dare un servizio agli agricoltori del territorio, ha deciso di riconvertilo permettendo loro di avere un punto di riferimento per l’ammasso. Beneficeranno della struttura, in larga parte le piccole aziende, quindi i piccoli volumi, che però sommati raggiungono livelli interessanti per le industrie italiane di trasformazione che hanno necessità di acquistare da un unico centro quantitativi più consistenti, nell’ordine dei 15-20 mila quintali.
Per il Consorzio Agrario è una opportunità per entrare in maniera strutturata in un mercato, quello del biologico, con numeri sempre crescenti.
“Attraverso una gestione attenta, continuiamo ad investire nel territorio con una politica di ampliamento prestando attenzione alle opportunità che si presentano” sottolinea il direttore del Consorzio, Andrea Novelli, che aggiunge: “A Rocchetta si è creata l’occasione per imboccare con forza la strada del biologico nella fase di stoccaggio e l’abbiamo colta al volo. Del resto il nostro Consorzio è una realtà ben strutturata in tutta la provincia di Ancona dove raccoglie il 30% del grano duro e ha valori dominanti nel sorgo e nel girasole, oltre che nel grano tenero. Un patrimonio costituito da 500 soci, 6000 aziende agricole conferenti e 9000 clienti che ci hanno permesso di superare in fatturato i 70 milioni di euro, garantendoci autonomia, forza ed autorevolezza nel panorama agricolo regionale”.